martedì 21 maggio 2013

Creare animazioni 3D professionali con Blender (software gratis)

Era il 1995 quando un’anonima casa cinematografica, la “Pixar Animation Studios”, esordiva con il suo primo lungometraggio interamente realizzato al computer: Toy Story. Oggi, dopo 16 anni, questo tipo di animazione ha raggiunto livelli di dettaglio e di qualità impensabili fino a qualche anno fa, grazie ai capolavori distribuiti da Pixar (in collaborazione con Walt Disney Pictures) e da Dreamworks. Queste case cinematografiche utilizzano software di grafica tridimensionale costosi e complessi, come “Renderman” o “Maya”. Ma non sono gli unici.
Blender è l’unico programma nel suo genere che, nonostante sia completamente gratuito, dà la possibilità di creare animazioni 3D e programmare videogiochi con qualità eccellenti, concorrenziali nei confronti dei suoi rivali a pagamento. Come riportato nella prima pagine del sito ufficiale di Blender, www.blender.org, “Blender is the free open source 3D content creation suite, available for all major operating systems under the GNU General Public License” (ovvero “Blender è la suite libera e open source per la creazione di contenuti 3D, disponibile per i più importanti sistemi operativi, sotto licenza GNU GPL). L’interfaccia e la struttura di Blender sono abbastanza intuitive, e l’ingente quantità di tutorial presente nel web consente un apprendimento rapido delle tecniche basilari per poter utilizzare il software.
Lo sviluppo di un’animazione 3D consiste nel creare oggetti tridimensionali più o meno complessi e di muoverli nello spazio e nel tempo. Quest’ultimo viene misurato in frame, che corrisponde a un fotogramma (generalmente 24 frame equivalgonoa 1 secondo). In ogni fotogramma l’oggetto assume una posizione lievemente diversa rispetto al precedente e al successivo, e con il susseguirsi rapidissimo di frame esso sembrerà muoversi in maniera fluida. È interessante sottolineare che questa è la tecnica originaria che sta alla base di un’animazione: il metodo è quindi lo stesso che utilizzarono i fratelli Lumieres nel 1892, in occasione della prima proiezione cinematografica. Una volta elaborate le immagini e i movimenti degli oggetti in questione, bisognerà attuare il “rendering”, ossia sfruttare un comando già implementato nel programma che consentirà al computer di elaborare un’animazione di alta qualità dotata di luci, ombre e dettagli gestiti dall’utente in fase di programmazione e degne dei migliori film d’animazione cinematografici. Queste operazioni, che inizialmente potrebbero sembrare complicate, saranno padroneggiate in poche ore dall’utente: provare per credere.
Il link principale, dal quale si può scaricare il programma, insieme a numerosi tutorial e informazioni inerenti alla programmazione 3D, è www.blender.org.
Per constatare le straordinarie potenzialità di questo software è sufficiente guardare uno dei 4 film creati sfruttando Blender: il cortometraggio “Sintel”.

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