Chi di voi, trovandosi in situazioni imbarazzanti,
non ha mai desiderato scomparire? E chi, leggendo la saga del celebre
maghetto Harry Potter, non ha sognato almeno una volta di possedere il
suo magico
mantello dell’invisibilità? Chi ha risposto
affermativamente alle due domande sarà contento delle novità proposte
dal Giappone, dalla Germania e dal Texas: a quanto pare, in un futuro prossimo o
remoto, sarà possibile comprare un personale mantello dell’invisibilità.

Il trucco di questa “magia” consiste nell’utilizzo di
metamateriali,
ossia materiali metallici artificiali che, inseriti in opportuni chip
al silicio, sono in grado di deviare il percorso della luce, girando
così attorno all’oggetto rendendolo “invisibile”.
Il primo esperimento di questo genere venne eseguito su un cilindro di
silicio, che risultò parzialmente invisibile agli occhi degli entusiasti
scienziati.Oggi questa tecnologia è ancora a livelli primordiali, e gli
stessi studiosi affermano che sarà impossibile rendere un oggetto
completamente invisibile, ma si può ovviare a questo problema riducendo
al minimo le imperfezioni comportate dalla deviazione della luce per
mezzo di campi elettromagnetici.
Già nel 2003 un ingegnere Giapponese sorprese il mondo intero con una
sua personale versione del mantello dell’invisibilità: si tratta di un
congegno complesso che sfrutta delle
telecamere e un
casco.
Le telecamere vengono poste in zone strategiche vicino all’oggetto,
mentre il casco riprende ciò che sta dietro questo stesso oggetto. Le
immagini recepite da questi due strumenti vengono combinate e trasmesse
al mantello, e quando uno spettatore posto di fronte guarderà
l’indumento troverà davanti a se le immagini di ciò che sta dietro il
mantello stesso.
Qualche settimana fa è giunta notizia di un progetto dell'Università del Texas, ormai quasi ultimato, in cui, grazie all'idea di un italiano (prendiamoci i nostri meriti ogni tanto!) si potrebbe coprire un oggetto tridimensionale con una rete chiamata "metascreen" in grado di far rimbalzare le microonde disperdendole; così facendo si rende impossibile per i nostri occhi vedere l'oggetto.
Anche in questo caso i risultati non sono privi di imperfezioni, ma
lasciano un alone di speranza per gli scienziati di tutto il mondo, o
per chi desidera terrorizzare i propri amici comparendo all'improvviso davanti a loro!
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